ARMI IMPROPRIE

Blog letterario di controcultura curato da Farsiunlibro.it, il primo portale italiano per la stampa e la pubblicazione di libri.
Un utile approdo per editori e aspiranti scrittori con il desiderio del "self-publishing", dove trovare tutti i servizi di Print on Demand e consulenza editoriale per la produzione del proprio libro.


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mercoledì 29 agosto 2007

Benvenuti nel primo numero di Armi improprie

Siamo lieti di darvi il benvenuto sul blog di Farsiunlibro.it, il portale italiano per la produzione di lbri on demand.
La nostra avventura editoriale inizia quì, con il primo numero di Armi improprie.
Con un titolo così ambiguo volevamo focalizzare l'attenzione su quanto sia ancora oggi importante, nell'era della comunicazione multimediale, il linguaggio, la parola scritta.
Scomoda a volte, spesso pericolosa, chiassosa portavoce di rivoluzioni culturali, ma capace di suscitare reazioni ed emozioni proprio come un'arma impropria.
Parleremo di letteratura, cinema, musica, portando l'attenzione sulle piccole case editrici, dando spazio agli autori esordienti.
Naturalmente non mancheranno le novità sui nostri servizi per la produzione di libri on demand.
Iniziamo questo numero con un'omaggio umile e devoto ad un grande scrittore del nostro secolo, Raymond Queneau, autore tra l'altro di "Esercizi di stile", definito da Umberto Eco "...un grande artificiere che ci insegna a muoverci nella lingua, come in una polveriera".

A voi tutti un saluto ed un augurio di buona lettura.

martedì 28 agosto 2007

Dove sono i figli dei "figli dei fiori" ?

Sono trascorsi quarant’anni da quell’estate del ’67, l’estate che ha guidato ventimila persone sulle spiagge di San Francisco per assistere a un concerto gratuito nel Golden Gate Park, evento che ha consacrato la città come “capitale mondiale dei figli dei fiori”. Erano gli anni della guerra in Vietnam, e San Francisco era attraversata della contestazione studentesca. I rivoluzionari dell’università di Berkeley si battevano per i diritti civili, scontrandosi quasi ogni giorno con la polizia, mentre gli hippies di Haight-Ashbury pochi mesi prima avevano tenuto proprio qui nel quartiere il primo human be-in, un enorme raduno di persone che protestavano contro “la sporca guerra”. Nel frattempo, Jack Kerouac e Allen Ginsberg, matricole della Columbia University, e Gregory Corso di appena diciassette anni, avevano lasciato New York per unirsi ai poeti della baia, dando vita ad un movimento che avrebbe preso il nome di “Beat Generation”. Per tutti quei giovani che condividevano le stesse idee di libertà, la stessa cultura musicale, e che fumavano marijuana e usavano LSD, il concerto nel Golden Gate Park rappresentò un’occasione in più per ribadire i loro ideali di pacifica convivenza. Fu così che l’estate del ’67 si trasformò nell’estate dell’amore.

Oggi, a distanza di quarant’anni, le stesse utopie, gli stessi sogni sembrano confluire nuovamente nella città, spronati dalle numerose manifestazioni che celebrano quel periodo, una delle quali sarà il concerto che si terrà il 2 settembre proprio nel Golden Gate Park, e che vedrà la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell’epoca come Country Joe McDonald o Ray Manzarek dei Doors.

Certo, gli artisti migliori non ci sono più, ma al di là della nostalgia o delle facili speculazioni che inevitabilmente questo tipo di operazioni comporta, viene da chiedersi quanti saranno gli spettatori che assisteranno al concerto del 2 settembre.

Se la cultura letteraria e musicale dell’epoca ha mantenuto intatto il suo significato. Quei ragazzi che protestavano nei campus universitari negli anni ’60, tenuti d’occhio dalla polizia per le loro idee troppo liberali, oggi sono dei tranquilli signori di mezza età. Sono insegnanti, impiegati di banca dalla cravatta troppo stretta, burocrati, e funzionari pubblici. Eppure la Beat Generation, rappresentò una profonda ribellione intellettuale contro il conformismo, la violenza, il potere, la famiglia, l’ordine costituito. Ma i ragazzi che ne sono stati protagonisti, quei figli dei fiori che hanno vissuto il movimento hippie e la rivoluzione sessuale, adesso sono arrivati al potere: basti ricordare che Bill Gates (classe 1955) è l'uomo più ricco d'America. Pertanto, è toccato alla generazione successiva scatenare una nuova ondata di ribellione, stavolta soprattutto letteraria. Scrittori come Douglas Coupland e Brett Easton Ellis sono diventati i portavoce di questa generazione, la “Generazione X” brillantemente ritratta proprio nell’omonimo libro di Coupland dove un gruppo di amici, tutti “trentenni o giù di lì”, tutti sovraistruiti e sottoccupati, partono per il deserto della California alla ricerca di un cambiamento che dia significato alla vita. Ma l’aspetto più interessante del libro di Coupland è il difficile rapporto fra la generazione X e la generazione precedente.


Nati e cresciuti in un mondo dove la disoccupazione, la droga e la criminalità sono all’ordine del giorno, i figli dei figli dei fiori hanno dovuto fare i conti con i problemi che i loro genitori si sono lasciati alle spalle. Bandito l’ottimismo cantato da Lennon in “Imagine”, svanita la possibilità di diventare un nuovo Bill Gates, il pessimismo e la noia la fanno da padrone.


Si dice che ogni epoca ha il mito che si merita. Ebbene noi abbiamo Douglas Coupland che nelle sue pagine ci mette in guardia dalle facili illusioni che l’ottimismo dei ’60 ci ha lasciato in eredità. Niente più favole “alla Kerouac” sul viaggio, il buddismo zen e la liberazione dalle dimensioni dello spazio e del tempo. La generazione X deve affrontare ben altri problemi e trovare nuove soluzioni. È una generazione esposta alla paura del futuro, intrappolata nelle nevrosi, ridotta in miseria per colpa del lavoro “flessibile, libero e fantasioso”. E semmai vi chiedete dove si nascondono i figli dei figli dei fiori, allora non cercateli ai concerti promossi dagli sponsor, nelle palestre tra i drogati del fitness, negli spot pubblicitari o dietro il sorriso stereotipato del concorrente di un quiz a premi. Scendete in strada, entrate in uno dei negozi del centro, e guardate dritto negli occhi il commesso alla fine della sua giornata di lavoro.


Rif. :
Douglas Coupland – “Generazione X” (Mondadori, 1999)
Piero Scaruffi – “Il Terzo Secolo. Cronache americane.” (Feltrinelli, 1997)

Grande successo la prima edizione del MYSTAGE FESTIVAL

Il Mystage Festival "The Best Band from the Web" è stato il primo tentativo in Italia di proporre band europee selezionate dal mondo "virtuale" di Myspace, Tagworld, LastFM quello che si è svolto dal 24 al 26 agosto in 3 diverse città della toscana.

Come già sta avvendo fuori dai confini nazionali, la rivoluzione della musica via internet trova spazio anche qui in Italia grazie a questa prima iniziativa che ha come obiettivo quello di mettere a disposizione di 5 band di forte successo nel web, anche se escluse dal circuito majors, spazi adeguati per una esibizione live di grande qualità.

L'evento si è svolto dal 24 al 26 agosto 2007 in tre diverse locations della Toscana: Vaglia, Palazzuolo sul Senio, Barberino del Mugello.

Per ascoltare le band www.myspace.com/mystagefestival

Il tatto, uno dei cinque sensi "uccisi" da YouTube e videofonino.

Stiamo ormai perdendo l’uso di uno dei cinque sensi: il tatto. Ucciso dalla comunicazione multimediale massificata per mezzo dei videofonini, ipod e siti come YouTube, archiviamo le nostre emozioni privandole di quelle sensazioni che possono darci un disco in vinile, le calde pagine di un libro, la forma di un oggetto a noi caro.
Tutte cose che generano sensazioni difficili da trasmettere attraverso un monitor.

Un’occasione per risvegliare le nostre funzionalità tattili ci viene data dalla fine dell’estate.
Il momento giusto per ricordare e condividere con gli altri le emozioni delle vacanze raccogliendole in un’agenda, un quaderno e riempirlo di fotografie, disegni, appunti, ma anche conchiglie, sassi, sabbia, fiori.
Tutto ciò che si possa toccare, ammirare in tutta calma. Oggetti le cui forme evochino momenti della vacanza che non si vogliono dimenticare.
Un genere antico tornato oggi di moda con il nome di Scrapbook.

Lo scrapbook è un’idea che viene dal passato, dal XVI secolo, ed ha trovato , negli evoluti vacanzieri del XXI secolo, nuovi estimatori.
L’utilizzo di oggetti , per raccontare le proprie esperienze, che siano vacanze o qualsiasi altro tipo di evento, non è quindi originale, ma negli ultimi anni con l’avvento della tecnologia digitale si è ampliato il concetto stesso di “diario”.
Infatti lo Scrapbook è qualcosa di più di un filmino o di una semplice raccolta di oggetti.
Somiglia più ad un reportage, a un documentario, con commenti, poesie, disegni, appunti dettagliati di luoghi o situazioni vissute.
Mettendo così in evidenza, ciò che fa realmente la differenza tra andare in vacanza e viaggiare.

Infatti, i può andare in vacanza anche restando tutto il tempo sdraiati al sole sonnecchiando, o facendosi gestire le giornate dallo scandire dei ritmi dei villaggi turistici.
Oppure, si può viaggiare, alla ricerca non solo del luogo esotico o dell’oggetto originale per arricchire la nostra casa, ma si può viaggiare ricercando qualche cosa che arricchisca la nostra anima, che ci consenta di aumentare la nostra capacita di comprendere noi stessi attraverso la comprensione del mondo.
Esiste anche una corrente di scrapbooker in cui sono i creativi e i designer a far scuola sulla rete, dove è possibile ammirare i loro “diari”, vere e proprie opere d’arte, come quelli degli illustratori Guillaume Reynard e Roswitha Guillemin.
Per diventare uno “Scrapbooker” non bisogna avere un talento particolare, basta avere una gran voglia di raccontare agli altri il proprio vissuto, le nostre sensazioni ed emozioni.
La maniera migliore per rendere disponibile agli altri il nostro “scrapbook” è quella di realizzare un libro/raccolta da stampare e consegnare a chi si vuole.

I libri del mese

Livio D'Addario

Ossessione Paris Hilton

Pesce Editore

Edizione 2007 - 127 pagine
formato 21x15 cm

Brama della carne. Brama del vizio. Brama infinita di vivere e godere. Sono i soldi che comprano tutto, sono i soldi che che ti muovono dal letto la mattina in qualunque caso, studiamo e lavoriamo senza alcuna garanzia, che un giorno ce li avremo 15000 euro al mese per tirare avanti.


Agamennone Palinsesti
Anni settanta for dummies
Corso intensivo per affrontare un eventuale ritorno dei nostri anni 70.

Edizioni Acqued8
Edizione 2007 - 87 pagine
formato 21x15 cm

Chissà quante volte ci è capitato di ripensare con un sottile velo di nostalgia a quelle domeniche pomeriggio passate davanti alla TV, a seguire 90° minuto condotto da Paolo Valenti.
Se lo chiediamo a un quarantenne, troviamo una sicura conferma e magari la confessione che ancora oggi canticchia sotto la doccia "born to be alive" di Patrick Hernandez, disco in voga nel '79.
In questa simpatica guida-revival dei mitici anni 70, ritroviamo tutti quei ricordi che hanno fatto epoca, per rivivere quell'atmosfera da disco music che ha segnato la nostra adolescenza, ma anche per riflettere sul momento socio/politico italiano di quegli "anni di piombo" che, come il legendario borsello a tracolla, qualcuno ancora oggi tenta di rievocare.

La vita sessuale dei camaleonti - intervista con l'autore

Questo mese abbiamo il piacere di incontrare Cristiana D. Formetta, autrice emergente de "la vita sessuale dei camaleonti", collana i Lemming della Coniglio Editore.

Il libro racconta la storia di tre personaggi e delle loro vite divise tra Londra, Los Angeles e l'Italia. Un indagine tra le emozioni esplorando la natura sentimentale contemporanea, disegnando una nuova geografia di rapporti interpersonali.


AI : Come ti è venuta l'ispirazione di scrivere questo libro ?

L'idea di scrivere La vita sessuale dei camaleonti è scaturita dalle conversazioni con un amico fotografo, che per molti anni ha vissuto e lavorato all'estero. Quasi tutti i miei libri nascono così, da incontri occasionali con altre persone che come me, vivono una vita un po' selvaggia, sempre con una valigia in mano, sempre in cerca di un'impossibile equilibrio tra il sogno e una realtà che spesso ci porta a sacrificare tutto, anche le cose belle come l'amore.

AI : Nel tuo libro si possono trovare riferimenti con la tua vita privata ? Esperienze vissute in prima persona, momenti particolari ?

I personaggi principali del libro sono tutti artisti, o aspiranti tali, e si muovono in un contesto che io conosco bene. Di conseguenza, molte persone che frequento e che ho frequentato in passato hanno contribuito inconsciamente a delineare meglio sia il carattere di Mauro, fotografo free-lance che dal Regno Unito torna in Italia dopo l'ennesimo insuccesso, sia quello di Trevor, un pittore a fine carriera che intreccia una relazione con Lisa, la fidanzata del suo gallerista. Persino la "scrittrice senza nome" che appare all'inizio e alla fine del libro, accompagnando con le sue riflessioni lo scorrere della vicenda, non è più il mio alter-ego, ma solo una donna che ha un traguardo e vuole raggiungerlo con ogni mezzo. Non importa se debba usare il sesso o il proprio talento per riuscirci.
Il libro riflette un momento particolare della mia vita, ma quella che io descrivo potrebbe essere la vita di una qualunque ragazza del sud (io sono nata a Salerno) che all'improvviso sente nascere dentro di sé la voglia di fuggire. Fuggire dalla città e da una morale che la soffoca. Insomma cambiare pelle come un rettile, o colore proprio come un camaleonte, solo per sentirsi finalmente diversa, e lasciarsi travolgere da desideri e bramosie (anche sessuali) che la porteranno a vivere avventure al di là del bene e del male. Come donna non posso che condividere la voglia di mettersi in gioco della mia protagonista, e anche quel pizzico di egoismo che guida la sua strada. Ma come scrittrice ho un temperamento più riflessivo, e so che nella vita, proprio come nei libri, non c'è sempre un lieto fine.

AI: Che cosa provi ogni volta che scrivi un libro come questo, che parla di sentimenti così forti ?

Scrivere richiede sempre molto autocontrollo, altrimenti non sei tu che controlli la scrittura ma è la scrittura che controlla te. Ma scrivere di passioni così forti senza lasciarsi coinvolgere è praticamente impossibile. Mentre scrivevo La vita sessuale dei camaleonti ho provato una forte empatia con Trevor, il personaggio a me più caro. Trevor vorrebbe credere nei sentimenti, nell'amicizia, in qualcosa di pulito. Ma quello che vede intorno a sé lo scoraggia, e lo spinge a cercare nel sesso quell'amore che gli manca. E alla fine del libro mi sono sorpresa ad augurargli buona fortuna, come se Trevor fosse lì vicino a me, in carne ed ossa.

AI : Sappiamo che hai pubblicato racconti, in Italia e all'estero. Due diverse realtà. Cosa pensi della realtà editoriale del nostro paese, rispetto a quello che avviene all'estero, soprattutto per quanto riguarda gli autori esordienti ?

La scena editoriale inglese, come quella americana, è molto diversa dalla scena editoriale Italiana. All'estero c'è un buon numero di case editrici disposte a scommettere su autori esordienti o comunque poco noti, perchè si può contare su un bacino di lettori più ampio. Invece in Italia, ad eccezione della Coniglio Editore e di pochi altri coraggiosi, le persone disposte a correre un "simile rischio" sono ancora troppo poche, e forse si preferisce pubblicare sempre i soliti nomi, come se questo fosse un sicuro investimento. Ma per fortuna anche qui le cose stanno cambiando.Nell'ultimo anno ho letto numerosi libri di autori semi-sconosciuti, e tutti scritti molto bene. Da buona lettrice, faccio il tifo per loro.

AI : Quali sono i tuoi progetti per il futuro ?

In questo periodo sto lavorando a due progetti che mi stanno molto a cuore.Attualmente sono impegnata a cercare nuovi autori per la collana "I pitbull - libri piccoli e cattivi" per conto della Nicola Pesce Editore. Inoltre sto scrivendo un nuovo romanzo, che si chiamerà Il cuore nero degli uomini. Un romanzo più intimo e personale, che tratta di passioni inconfessabili e di segreti nascosti all'interno di una piccola comunità.

AI : Siamo felici che sia stata tu il primo autore ad inaugurare Armi Improprie. Ti chiediamo di lasciarci un segno della tua visita, raccontandoci un'aneddoto particolare, il più strano che ti sia mai capitato.

Una sera, un giovane architetto di origini ebree con chiare inclinazioni alle pratiche sadomaso, ha provato a sedurmi con la scusa che noi due insieme formavamo una coppia perfetta. Tutto questo perchè lui era convinto (e credo lo sia tuttora) che le ragazze cattoliche fossero per natura delle perfette "schiave", a causa del loro credo religioso che le spinge ad essere così dolci e sottomesse. A dire il vero, io non so se questa sia la situazione più strana che mi sia capitata, però per la prima volta ho pensato alla religione come qualcosa di sexy.
Bizzarro, vero?

Libri per l'estate: riscoperto mario Nozza, maestro dei cronisti controcorrente

Riscoperta di un maestro del giornalismo italiano, quella che propone "il pistarolo" (il Saggiatore) che raccoglie la preziosa eredità di Marco Nozza (1926-1999), già cronista grintoso del Giorno.

Fu proprio Nozza il leader del manipolo di giornalisti che all'indomani della strage di Piazza Fontana iniziò ad intuire retroscena oscuri, dubitando delle versioni ufficiali ed iniziando a scavare da segugi, per questo bollati con disprezzo dalla stampa di estrema destra col termine di "pistaroli".

"Abbiamo tenuto duro per un decennio, i più testardi anche di più, non siamo mai diventati una lobby, nessuno di noi ha mai indossato l'eskimo, nessuno di noi ha fatto carriera, mentre molti di quelli che indossavano l'eskimo sono diventati direttori editoriali, editorialisti, commentatori con fotina, savonarola televisivi, moralisti osannati a destra, sinistra e al centro", scriveva Nozza, ricordando anche d'aver scoperto il proprio nome in cima alla lista degli obiettivi scelti dal manipolo di terroristi rossi di Marco Barbone, che poi assassinò un suo collega del Corriere della Sera, Walter Tobagi.


fonte REUTERS

lunedì 27 agosto 2007

Beaufort Books pubblicherà il libro di OJ Simpson ad ottobre

New York - La casa editrice Beaufort Books ha annunciato che pubblicherà il racconto di O.J. Simpson sulla morte della sua ex moglie Nicole Brown Simpson il 3 ottobre.

Beaufort Books ha raggiunto un accordo con la famiglia di Ron Goldman, ucciso insieme a Brown Simpson nella casa di lei a Los Angeles nel 1994. I termini dell'accordo non sono stati resi noti.

Il mese scorso, un giudice federale aveva ceduto i diritti del libro "if I did it" alla famiglia di Goldman, a cui Simpson deve 33,5 milioni di dollari di risarcimento danni.


fonte REUTERS

Trieste ricorda Umberto Saba

Trieste ha celebrato lo scorso 25 agosto il poeta Umberto Saba a 50 anni dalla sua morte.

In quella che fu la sua libreria antiquaria di trieste e che porta ancora oggi il suo nome, è stato presentato il saggio 'Trieste nella poesia di Umberto Saba". Alla città che gli diede i natali il 9 marzo 1983, Saba dedicò molte delle sue più grandi poesie che vengono ora ricordate nel nuovo saggio.


fonte ANSA