ARMI IMPROPRIE

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martedì 28 agosto 2007

Il tatto, uno dei cinque sensi "uccisi" da YouTube e videofonino.

Stiamo ormai perdendo l’uso di uno dei cinque sensi: il tatto. Ucciso dalla comunicazione multimediale massificata per mezzo dei videofonini, ipod e siti come YouTube, archiviamo le nostre emozioni privandole di quelle sensazioni che possono darci un disco in vinile, le calde pagine di un libro, la forma di un oggetto a noi caro.
Tutte cose che generano sensazioni difficili da trasmettere attraverso un monitor.

Un’occasione per risvegliare le nostre funzionalità tattili ci viene data dalla fine dell’estate.
Il momento giusto per ricordare e condividere con gli altri le emozioni delle vacanze raccogliendole in un’agenda, un quaderno e riempirlo di fotografie, disegni, appunti, ma anche conchiglie, sassi, sabbia, fiori.
Tutto ciò che si possa toccare, ammirare in tutta calma. Oggetti le cui forme evochino momenti della vacanza che non si vogliono dimenticare.
Un genere antico tornato oggi di moda con il nome di Scrapbook.

Lo scrapbook è un’idea che viene dal passato, dal XVI secolo, ed ha trovato , negli evoluti vacanzieri del XXI secolo, nuovi estimatori.
L’utilizzo di oggetti , per raccontare le proprie esperienze, che siano vacanze o qualsiasi altro tipo di evento, non è quindi originale, ma negli ultimi anni con l’avvento della tecnologia digitale si è ampliato il concetto stesso di “diario”.
Infatti lo Scrapbook è qualcosa di più di un filmino o di una semplice raccolta di oggetti.
Somiglia più ad un reportage, a un documentario, con commenti, poesie, disegni, appunti dettagliati di luoghi o situazioni vissute.
Mettendo così in evidenza, ciò che fa realmente la differenza tra andare in vacanza e viaggiare.

Infatti, i può andare in vacanza anche restando tutto il tempo sdraiati al sole sonnecchiando, o facendosi gestire le giornate dallo scandire dei ritmi dei villaggi turistici.
Oppure, si può viaggiare, alla ricerca non solo del luogo esotico o dell’oggetto originale per arricchire la nostra casa, ma si può viaggiare ricercando qualche cosa che arricchisca la nostra anima, che ci consenta di aumentare la nostra capacita di comprendere noi stessi attraverso la comprensione del mondo.
Esiste anche una corrente di scrapbooker in cui sono i creativi e i designer a far scuola sulla rete, dove è possibile ammirare i loro “diari”, vere e proprie opere d’arte, come quelli degli illustratori Guillaume Reynard e Roswitha Guillemin.
Per diventare uno “Scrapbooker” non bisogna avere un talento particolare, basta avere una gran voglia di raccontare agli altri il proprio vissuto, le nostre sensazioni ed emozioni.
La maniera migliore per rendere disponibile agli altri il nostro “scrapbook” è quella di realizzare un libro/raccolta da stampare e consegnare a chi si vuole.

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